La Giunta Regionale ha approvato la delibera n. 1339 recante: “Dlgs. 194/2005 “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale” – approvazione delle “Linee guida per l’elaborazione dei piani relativi alle strade ed agli agglomerati della Regione Emilia Romagna.””
Con questa delibera vengono approvate, quindi, le linee guida di supporto ai soggetti responsabili delle attività di pianificazione e risanamento acustico per l’elaborazione e definizione dei piani d’azione per le infrastrutture stradali principali di competenza regionale e per gli agglomerati ai sensi del D. Lgs. 194/05.
Nello specifico, le linee guida definiscono le fasi distinte che caratterizzano un piano d’azione, cioè:
- fase 1 “individuazione e coinvolgimento degli stakeholder”. È una attività di individuazione e coinvolgimento nel processo di elaborazione del piano d’azione degli enti o organizzazioni interessati al piano – stakeholder o portatori d’interesse – per quanto di loro competenza. Questa fase si estende all’intera durata del processo in parallelo allo svolgimento delle altre attività.
- fase 2 “informazione e consultazione del pubblico”. È una attività di consultazione del pubblico sulla sua percezione del rumore e sulle sue priorità in ordine all’abbattimento acustico. Si raccolgono suggerimenti sugli interventi di abbattimento acustico preferiti che possano indirizzare la scelta tra diverse alternative tecniche. Al pubblico devono essere offerte concrete opportunità di partecipazione, per quanto di sua competenza. Il piano d’azione deve riportare le consultazioni del pubblico effettuate. Questa fase si estende all’intera durata del processo in parallelo allo svolgimento delle altre attività.
- fase 3 “pianificazione strategica preliminare”. È una attività complessa che porta a definire gli ambiti di intervento e il quadro delle decisioni strategiche che orientano la predisposizione del piano d’azione; è composta di varie sotto-fasi.
- fase 4 “definizione del piano”. Identifica gli interventi in programma e assegna un quadro di priorità generale. Successivamente viene predisposta una proposta di piano, la quale è oggetto di consultazione con il pubblico e di eventuali revisioni. Questa fase termina con l’approvazione del piano d’azione.
- fase 5 “attuazione del piano”. È l’attività di progettazione esecutiva e realizzazione degli interventi. Anche in questa fase è previsto un momento di consultazione del pubblico.
- fase 6 “monitoraggio del piano”. È l’attività di monitoraggio sullo stato di attuazione del piano e sull’efficacia dei risultati conseguiti. Garantisce una corretta consequenzialità al succedersi dei piani d’azione di quinquennio in quinquennio.