La Regione Emilia Romagna ha pubblicato l’ordinanza n. 6 del 10 luglio 2014 del Commissario delegato che definisce i criteri e le modalità per il riconoscimento dei danni e la concessione dei contributi alle imprese del territorio colpite dagli eventi alluvionali verificatisi tra il 17 e il 19 gennaio 2014, dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013 e dagli eccezionali eventi atmosferici e alla tromba d’aria del 30 aprile 2014 stimando i contributi in circa 80 milioni di euro.
Gli interventi previsti, e ammessi a contributo, riguardano la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili a uso produttivo degli impianti e delle strutture produttive agricole; la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali all’attività, di beni mobili registrati e la ricostituzione delle scorte e dei prodotti.
Gli interventi dovranno essere finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti fisse e mobili strumentali, e al recupero a fini produttivi degli immobili.
La quantificazione del danno dovrà avvenire attraverso perizia asseverata, mentre gli interventi dovranno essere realizzati successivamente alla data degli eventi calamitosi e conclusi entro il 30 giugno 2015.
Potranno beneficiare dei contributi le imprese dei comuni interessati, appartenenti ai settori industriali, dei servizi, commerciali, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche, professionali.
I comuni colpiti dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013 sono, per quanto riguarda la provincia di Bologna, Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale; nella provincia di Modena Castelfranco Emilia e Mirandola.
I comuni (tutti modenesi) colpiti dagli eventi alluvionali avvenuti tra il 17 e il 19 gennaio 2014 sono Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Prospero (a cui si aggiungono in Comune di Modena le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello e San Matteo).
I contributi vengono concessi:
- per la riparazione e il ripristino di immobili danneggiati e la ricostruzione di quelli eventualmente distrutti, in modo da ristabilire la piena funzionalità; p
- per l’attività dell’impresa;
- per la riparazione e il riacquisto dei beni mobili strumentali, così da ripristinare la loro piena funzionalità e sicurezza (compresi impianti e macchinari e compresi i beni mobili registrati);
- per la ricostituzione delle scorte, vive e morte, connesse all’attività dell’impresa;
- per i danni economici subiti dai prodotti; per il ripristino dei terreni agricoli, degli impianti arborei produttivi, delle infrastrutture aziendali;
- per il mancato guadagno dovuto alla distruzione della produzione agricola, valorizzata con riferimento alla media del triennio precedente, o i costi sostenuti per le anticipazioni colturali delle produzioni agricole danneggiate.