Nello specifico, dal 2 marzo 2015, è stato riaperto l’accesso al Fondo con la possibilità di
presentare on line le domande con le nuove modalità definite dalla delibera di Giunta regionale n. 94/2015 che ha innalzato la percentuale di provvista pubblica dal 40% al 70%, ha modificato la durata massima (da 4 a 7 anni) e le soglie del finanziamento (attualmente nella misura minima di 20mila euro e nella misura massima di 1 milione di euro per progetto e fissate, in precedenza, rispettivamente a 75mila euro e a 300mila euro).
Durata ed entità dei finanziamenti – Il fondo concede finanziamenti agevolati con provvista mista, della durata massima di 7 anni, nella misura minima di 20mila euro e nella misura massima di 1 milione di euro per progetto. Sono ammissibili le spese sostenute (fa fede la data indicata in fattura) a partire dal 1° gennaio 2013.
Misura dell’agevolazione – Il tasso effettivo praticato a carico dell’impresa beneficiaria corrisponderà all’Euribor maggiorato di 4,75 punti. La delibera di Giunta regionale n. 1742/2013 ha ridotto dallo 0,5% a 0 il costo della provvista pubblica, che incide per il 40% sul tasso del finanziamento. Il che, secondo la Regione e agli attuali valori di Euribor, corrisponderebbe a un Taeg per le imprese sul finanziamento complessivo di non superiore al 3% per l’intera durata del finanziamento.
Gli investimenti agevolabili – Il fondo si pone l’obiettivo di incrementare gli investimenti delle imprese destinati a migliorare l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili attraverso la produzione o l’autoconsumo, nonché l’utilizzo di tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Scopo ulteriore del fondo è promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali volti all’efficienza energetica dei processi o a ridurre il costo energetico incorporato nei prodotti.
Destinatari – Possono fare ricorso al fondo le piccole e medie imprese operanti, in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007, nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna.
Istituito con delibere di Giunta regionale n. 1419 del 2011 e n. 65 del 2012, il fondo è gestito dal raggruppamento temporaneo d’imprese Fondo energia, formato dai Confidi regionali Unifidi-Fidindustria.
Sono diverse le banche convenzionate con il fondo: tutte le Banche di Credito cooperativo dell’Emilia-Romagna, la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, il Banco Popolare (che comprende l’ex Banco di San Geminiano e San Prospero e l’ex Banca Popolare di Lodi) e la Banca Popolare di Ravenna.