In queste ultime settimane si sono concluse alcune delle prime attività previste dal progetto tra le quali l’Azione riguardante la “Ricognizione e visite studio a scala europea delle migliori pratiche per il consumo di suolo zero ed il miglioramento della resilienza urbana”
E’ stato pubblicato sul sito istituzionale un nuovo aggiornamento relativo all’azione Azione A.1.3 del Progetto Europeo denominato SOS4 LIFE, di cui ANCE Emilia Romagna è partner, che alleghiamo in copia.
La suddetta azione si proponeva di conoscere i vari approcci metodologici utilizzati in ambito europeo in materia di limitazione, mitigazione e compensazione del consumo di suolo, nonché in materia di resilienza urbana al cambiamento climatico.
L’attività condotta comprende sia la ricerca effettuata sul web, nelle banche dati degli Enti, tramite documenti e riviste, sia le visite studio presso le città tedesche di Dresda e Stoccarda, entrambe impegnate da oltre 10 anni su questi temi e evidenziate come best practices a livello Europeo.
La prima parte del report costituisce una panoramica della situazione italiana che mette in evidenza come, a fronte di una discussione a livello nazionale su questi temi che non ha ancora portato all’approvazione definitiva di una norma, l’introduzione delle prime disposizioni in materia di contenimento del consumo di suolo avvenga, per il momento e in ordine sparso, solo attraverso le nuove leggi urbanistiche regionali.
La seconda parte è dedicata a norme e best practices in materia di limitazione, mitigazione e compensazione del consumo di suolo relative ad altri paesi europei, con alcuni approfondimenti relativi a città o ai territori regionali che hanno maturato le esperienze più interessanti.
Le politiche in materia di contenimento del consumo di suolo attivate, in questi anni, nei vari paesi europei, possono essere sostanzialmente articolate in tre gruppi principali:
L’interesse per questi interventi non nasce solo dal volere indagare le modalità di riuso e riciclo di spazi già urbanizzati che contribuiscono alla riduzione del consumo di suolo, ma anche per le soluzioni progettuali e le tecniche adottate volte al miglioramento della resilienza urbana al cambiamento climatico, oltre che per l’input che spesso, prima che dalle amministrazioni, viene da cittadini ed associazioni.
Per ulteriori dettagli si rimanda al report allegato alla presente comunicazione