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I fondi sono destinati a infrastrutture, viabilità, logistica, ambiente e miglioramento sismico del patrimonio culturale

Opere pubbliche per circa 320 milioni di euro in Emilia-Romagna

19 Marzo 2018
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Nella Regione Emilia Romagna sono quasi 320 milioni di euro, di cui quasi 290 milioni dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) per interventi per infrastrutture, viabilità, logistica, ambiente, musei, patrimonio culturale a cui si aggiungono circa 32 milioni per interventi di sicurezza sismica, conservazione e valorizzazione di beni artistici e aree periferiche.
Di seguito riportiamo in estrema sintesi il dettaglio delle opere, relative a tutti i territori della regione.

• Bologna: nodo di Casalecchio di Reno.

 

L’opera vale 156 milioni di euro, a cui si aggiungeranno i 60 milioni dello stralcio sud già previsti nel Contratto di programma Anas 2016-2020.

Il progetto del nodo ferro-stradale dovrebbe trovare poi il suo completo finanziamento grazie all’impegno, da parte Rfi, di realizzare l’interramento della ferrovia Bologna-Porretta nel tratto urbano di Casalecchio, con la soppressione del passaggio a livello di via Marconi che congestiona fortemente il traffico urbano.

Un investimento di oltre 110 milioni di euro, sancito dall’accordo siglato con Rfi nel dicembre 2017.

L’avvio dei cantieri è previsto entro i prossimi 15 mesi.

 

• Ravenna: nuovo hub del porto di Ravenna.

Sono 60 i milioni di euro che cofinanziano i lavori di potenziamento dell’infrastruttura.

I primi interventi prevedono:

  • l’approfondimento dei fondali della zona di accesso al porto e lungo tutto il canale Candiano (sino a – 12,50 metri);
  • la realizzazione di una nuova banchina di circa 1.000 metri;
  • l’adeguamento strutturale di oltre 6.500 metri di banchine portuali alla normativa antisismica e ai nuovi fondali;
  • la realizzazione di circa 200 ettari di piattaforme urbanizzate e attrezzate destinate alla logistica che saranno raccordate alla rete ferroviaria per il traffico merci.

L’avvio dei lavori è previsto nel 2019.

L’opera, del valore complessivo di 235 milioni di euro, è finanziata anche con 37 milioni di euro dall’Unione europea, con 120 milioni attraverso un mutuo della Banca europea degli investimenti e con risorse dell’Autorità di sistema portuale.

 

• Modena e Reggio Emilia: infrastrutture, viabilità e mobilità.

Si tratta di investimenti per un totale di quasi 30 milioni di cui 18 derivanti dai Fondi di coesione e sviluppo.
In particolare, per il modenese viene approvato il progetto della nuova tangenziale di Mirandola (10 milioni il costo complessivo), oltre al recupero del tratto dismesso della ferrovia Milano-Bologna a Modena per realizzare, fra gli altri, una pista ciclo-pedonale (2,5 milioni).
Nel reggiano si prevede l’elettrificazione della linea ferroviaria Reggio Emilia–Ciano (12,3 milioni), mentre nel piacentino si procederà alla soppressione di passaggi a livello nel comune di Villanova d’Arda (5,1 milioni).

 

• Rimini: nuova rete fognaria e riqualificazione lungomare
Due gli interventi cofinanziati a Rimini, per un totale di 16,877 milioni di euro.
Il primo rientra nel “Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato” e permetterà di chiudere entro il 2020 tutti gli scarichi a mare attraverso un nuovo sistema di gestione delle acque, per alleggerire il carico sul sistema fognario e ridurre il rischio idraulico.
Il secondo progetto riguarda la riqualificazione del lungo mare Sud, che sarà interamente pedonalizzato e interessato da progetti per contrastare i danni prodotti dall’ingressione marina.

 

• Ferrara e Forlì-Cesena: restauro e recupero di beni culturali.
Saranno disponibili 15,5 milioni di euro destinati al recupero e al restauro di edifici di pregio nelle province di Ferrara e di Forlì-Cesena:

  • sarà finanziato il restauro del cinquecentesco Palazzo Prosperi Sacrati a Ferrara con 5 milioni di euro;
  • sarà recuperato l’ottocentesco Teatro sociale di Concordia a Portomaggiore (Fe) con 3,5 milioni di euro;
  • andranno a Comacchio (Fe) per la riqualificazione dell’ex -convento seicentesco di Sant’Agostino 2,5 milioni di euro;
  • serviranno per i lavori di restauro e recupero dell’ex monastero della SS. Annunziata di Tredozio 3,5 milioni di euro;
  • sarà impiegato 1 milione di euro per il restauro del Compendio della Domus Pascoli (che comprende la casa natale del poeta, il giardino, il Parco delle rimembranze, la scuola materna e l’ex-gerontocomio) a San Mauro Pascoli.

 

• Amianto nelle scuole e negli ospedali
Ammontano a 8,8 milioni di euro le risorse stanziate per la rimozione dell’amianto da scuole e ospedali in tutta la Regione.
I fondi saranno assegnati attraverso un bando regionale ad hoc e gli interventi andranno ad affiancarsi a quelli già realizzati grazie al Piano amianto della Regione Emilia-Romagna.
Negli ultimi 10 anni, l’assessorato regionale alle Politiche ambientali ha destinato oltre 18 milioni di euro di contributi a enti pubblici e aziende per la bonifica.
Di questi, 2,7 milioni sono serviti per effettuare rimozioni d’amianto in 20 scuole già mappate dalla Sanità col piano del 1996, oltre ad altre 52 scuole extra mappatura.
Inoltre, con i lavori di ricostruzione post sisma 2012 e una spesa complessiva di 3,2 milioni di euro, sono state rimosse e smaltite 6.500 tonnellate di macerie contenenti amianto.

 

• Musei, periferie e patrimonio culturale: miglioramento sismico, conservazione e valorizzazione degli edifici.
Sono poi 31 milioni e 710 mila euro, i fondi inseriti nel Piano antisismico per i musei statali, e destinati alla riqualificazione delle periferie e al recupero del patrimonio culturale messo a punto dal Comitato tecnico scientifico del ministero dei Beni culturali.
Il piano complessivo prevede investimenti per oltre a 597 milioni in tutta Italia.
L’obiettivo è agire nell’ambito di una visione organica che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche di tutela, sviluppo e promozione dei territori.
 

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