Il Presidente di ANCE Emilia Romagna, Maurizio Croci, era presente al tavolo della crisi richiesto urgentemente agli Assessori Regionali, Colla e Calavano per discutere e ottenere risposte chiare e veloci in materia di Superbonus 110%
“Grande preoccupazione per l’impatto su un settore così strategico per la tenuta economica, per gli effetti sull’indotto e sul tessuto sociale. La situazione rischia di diventare ingestibile se non si arriverà a una soluzione in tempi rapidi: per questo, la riunione di oggi diventerà un Tavolo di crisi permanente. Al Governo chiediamo risposte rapide”.
Così gli assessori regionali Vincenzo Colla (Economia) e Paolo Calvano (Bilancio) al termine dell’incontro che si è svolto oggi in Regione, in cui si è discusso delle criticità e dei potenziali impatti legati al blocco alla cessione del credito e allo sconto in fattura – stabiliti dal Decreto 11/2023 – relativamente al Superbonus 110%.
Qualche dato: in Emilia-Romagna – dove operano circa 10mila imprese nel settore, gli addetti sono 65mila e risultano aperti migliaia di cantieri – la mole degli interventi, finora eseguiti, ha raggiunto quota 5,717 miliardi: il 9% del totale nazionale (65 miliardi).
Grande preoccupazione è stata espressa da tutti i partecipanti all’incontro, che hanno auspicato un fronte comune davanti all’emergenza. La priorità è salvare dal fallimento le aziende, e conseguentemente i posti di lavoro, visto che le banche non sono più disponibili a comprare i crediti – accumulati dalle imprese stesse per i lavori già realizzati – avendo dichiarato di aver esaurito lo spazio fiscale.
“Formalizzeremo al Governo gli esiti del Tavolo, a partire dalla grande preoccupazione, dal bisogno di velocizzare i tempi per trovare una soluzione, dall’esigenza di una scelta tecnico-finanziaria in grado di mettere in sicurezza i 19 miliardi circa di crediti fiscali ‘incagliati’ già emessi- hanno sottolineato gli assessori-. La non decisione, da parte dell’esecutivo, avrà un impatto insostenibile su tutto il Paese. Noi ci preoccupiamo di cosa potrebbe significare per l’Emilia-Romagna, il nostro mondo del lavoro e, a ricaduta, il tessuto sociale. Qui ci sono importanti cantieri avviati, o che stanno per partire. Se va in sofferenza il settore edile, avremo problemi anche con il Pnrr”.
“Da questo momento- hanno concluso gli assessori- è istituito un Tavolo di crisi permanente sul tema. Occorre ripristinare contestualmente un modello di certezze procedurali per tutto il sistema, a partire prioritariamente dalle piccole e medie imprese e dalle figure più fragili proprietarie di immobili”.
“Chiediamo, inoltre- chiudono Calvano e Colla- di agire con fermezza su chi ha operato nell’illegalità e lucrato su risorse pubbliche. Infine, condividiamo le valutazioni di Nomisma, ovvero che il modello non sia da buttare ma da correggere e innovare, per renderlo realmente sostenibile, anche per evitare centinaia di contenziosi legali”.