ANCE Emilia-Romagna ha tenuto oggi a Faenza, presso il Municipio e il Palazzo del Podestà, l’Assemblea annuale dei soci. Quest’anno l’Associazione dei Costruttori Edili ha deciso di svolgere l’incontro in forma pubblica in uno dei territori più colpiti dall’alluvione del maggio scorso, la scelta della sede di Faenza intende essere infatti un segno di particolare vicinanza e attenzione alla ripartenza.
Oltre al sindaco di Faenza, Massimo Isola, e al sindaco di Fusignano, Nicola Pasi, consigliere provinciale di Ravenna delegato dal presidente De Pascale, hanno partecipato a una tavola rotonda il presidente della Regione
Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e la presidente di ANCE nazionale, Federica Brancaccio, insieme al presidente di ANCE Emilia-Romagna, Maurizio Croci.
Flavio Monosilio, Direttore Affari Economici e Centro Studi Ance, ha illustrato gli scenari economici regionali del settore edile. Un focus particolare è stato dedicato ai dati regionali riguardanti il rischio idraulico e idrogeologico che deriva dai sempre più frequenti fenomeni meteorologici estremi.
ANCE Emilia-Romagna ha reso noto durante l’incontro di avere avviato nelle scorse settimane una raccolta fondi tra i propri aderenti. Fino ad oggi sono già stati raccolti circa 100.000 euro. Questa somma, ha dichiarato il presidente Croci, sarà destinata a uno o più interventi che abbiano l’obiettivo di consentire la riapertura in normale sicurezza delle scuole a settembre.
Nel suo discorso il presidente ha evidenziato anche la necessità di una legislazione chiara e stabile per la riqualificazione energetica dopo la fine del Superbonus sottolineando la necessità immediata di misure fiscali volte a promuovere interventi di riqualificazione per gli edifici più energivori e meno sicuri, con specifiche deroghe a favore delle famiglie con redditi medio-bassi e in situazione di povertà energetica.
E’ stato inoltre sottolineato come ci sia un dialogo costante con la Regione Emilia Romagna sulla crisi di liquidità generata dal blocco delle cessioni dei crediti e sui rallentamenti della macchina amministrativa relativamente ai pagamenti della ricostruzione post sisma 2012 per poter fornire al più presto risposte concrete alle imprese.
Circa gli interventi necessari nelle zone recentemente alluvionate, Maurizio Croci suggerisce che il prezzario regionale sia riferimento unico per la ricostruzione al fine di evitare che ci siano gare che vadano deserte e che si ponga attenzione sulla possibilità del tutto innovativa contenuta dal nuovo Codice degli Appalti, che consente alle Stazioni appaltanti di prevedere criteri premiali atti a favorire le imprese locali e a promuovere, qualora la peculiarità delle prestazioni contrattuali lo imponga, l’affidamento dell’appalto ad operatori economici aventi la propria sede operativa nell’ambito territoriale di riferimento.
Durante la tavola rotonda, il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha dichiarato le istituzioni pronte a collaborare per realizzare presto interventi e infrastrutture che rendano i territori danneggiati dall’alluvione più sicuri di prima, salvaguardando il tessuto produttivo, la sostenibilità ambientale e lavorando affinché siano assicurati i rimborsi al 100% a famiglie e imprese.