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I finanziamenti sono destinati agli interventi di prevenzione previsti dall’art.11 della legge 77 del 24 giugno 2009, relativamente all’annualità 2011 e ripartiti con il decreto del Capo Dipartimento del 16 marzo 2012

Assegnati 965 milioni di euro alle Regioni per il rischio sismico

31 Ottobre 2012
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Il Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile ha firmato il 2 ottobre il decreto n. 4376 che autorizza il trasferimento alle Regioni dei finanziamenti per gli interventi di prevenzione del rischio sismico previsti dall’art. 11 della Legge 77 del 24 giugno 2009, relativamente all’annualità 2011 e ripartiti con il decreto del Capo Dipartimento del 16 marzo 2012.
 
Si tratta di una quota dello stanziamento di 965 milioni di euro in 7 anni per realizzare interventi finalizzati alla mitigazione del rischio sismico sull’intero territorio nazionale, grazie ad un fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, come previsto dal Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico, avviato dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009.

I fondi sono destinati alla realizzazione di studi di microzonazione sismica (lettera a) e agli interventi strutturali su edifici pubblici strategici o rilevanti (lettera b), e su edifici privati (lettera c). I contributi per gli studi di microzonazione sono concessi alle Regioni che ne cofinanziano la spesa per almeno il 40% del costo. Per l’annualità 2011 le Regioni sono obbligate a destinare per gli interventi sugli edifici privati indicati alla lettera c) da un minimo del 20% fino a un massimo del 40% del finanziamento ad esse assegnato.

 

Con un successivo decreto del Capo Dipartimento saranno ripartiti i fondi per altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio simico (lettera d) e quelli per l’implementazione del monitoraggio degli interventi finanziati, nonché per la valutazione delle aree a maggior rischio. 

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