L’Assemblea Legislativa ha approvato il 3 ottobre scorso il testo della Risoluzione corredata dal documento d’indirizzo predisposto dalla Giunta regionale che rappresenta la piattaforma politica della Regione Emilia Romagna per l’avvio del negoziato con il Governo.
Per quanto concerne i contenuti del documento si segnala che il testo licenziato dall’Assemblea Legislativa è stato modificato rispetto alla prima proposta che è stata consegnata allo scorso Consiglio Generale di ANCE Emilia-Romagna e che le modifiche apportate sono coerenti con le proposte formulate assieme al sistema confindustriale.
In particolare le modifiche di maggior rilievo riguardano:
- la tutela e la sicurezza del lavoro: sono stati completamente eliminati i riferimenti alle politiche passive, così come è stato radicalmente circoscritto l’ambito d’intervento sulla vigilanza, riferita ai soli tirocini e da svolgersi mediante l’ausilio degli ispettorati territoriali del lavoro. Sulle politiche attive sono stati meglio chiariti e circoscritti gli ambiti d’intervento che la Regione si prefigge di perseguire (ora del tutto coerenti con le nostre richieste) e sul piano di rafforzamento dell’Agenzia per il lavoro e dei centri per l’impiego è stato chiarito che gli obiettivi di miglioramento dei servizi forniti all’utenza saranno erogati in collaborazione e sinergia con il sistema dei soggetti privati accreditati.
- Internazionalizzazione: è stato meglio chiarito che l’azione che la Regione si prefigge di sviluppare attraverso le politiche d’internazionalizzazione avrà prioritariamente al centro il sistema produttivo e commerciale regionale che poi a sua volta potrà trainare il sistema educativo, formativo e quello universitario.
- Ricerca scientifica e tecnologica: anche in questo caso è stato eliminato un limite derivante da una predeterminata ripartizione delle risorse disponibili sul tema da dividersi in modo paritetico tra sistema delle imprese e sistema universitario.
- Governo del Territorio: è stato completamente cassato l’inciso che prevedeva un rafforzamento della competenza legislativa della Regione in campo urbanistico e della pianificazione territoriale e ciò per dare una maggiore “copertura” al disegno di legge in materia tutt’ora all’esame dell’Assemblea Legislativa.
- Tutela dell’ambiente: il documento approvato circoscrive la potestà d’intervento legislativo della Regione in materia ai soli casi d’introduzione di semplificazioni amministrative, di mero raccordo tra procedimenti di competenza statale e quelli regionali e all’organizzazione delle funzioni assegnate alla regione da gestire ed attuare per il tramite di ARPAE la cui natura di ente strumentale della Regione viene ulteriormente ribadita e chiarita.