Con il nuovo Accordo le misure sono estese non solo all'ambito pubblico, ma anche al settore dell’edilizia privata puntando a promuovere il rispetto delle discipline sull'antimafia, sulla regolarità contributiva, sulla sicurezza nei cantieri e sulla tutela del lavoro in tutte le sue forme
La Regione ha firmato di recente con tutte le Prefetture dell’Emilia-Romagna un nuovo Protocollo d’intesa per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, servizi e forniture e nell’attività urbanistica ed edilizia.
Il nuovo Protocollo recepisce le novità normative regionali e nazionali quali il Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili (Legge regionale n. 18 del 2016) e il nuovo Codice degli appalti pubblici, ma anche la nuova disciplina edilizia e urbanistica approvata dalla Regione, che sottopone a controlli antimafia le imprese esecutrici degli interventi edilizi ma anche gli operatori che promuovono l’attuazione di piani urbanistici.
Tale accordo ha come obiettivo anche quello di migliorare l’interscambio informativo tra le Prefetture e le Pubbliche amministrazioni, per garantire una maggiore efficacia e tempestività delle verifiche delle imprese interessate, ma punta anche alla definizione comune di prassi amministrative e clausole contrattuali che assicurino più elevati livelli di prevenzione delle infiltrazioni criminali.
Inoltre, con l’attuale nuovo accordo, per le specifiche esigenze legate al processo della ricostruzione post-sisma, fino alla cessazione dello stato di emergenza, il Commissario delegato alla ricostruzione si impegna a mettere a disposizione delle Prefetture che insistono sul “cratere” (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia) le risorse umane e strumentali necessarie con il coinvolgimento, anche ai fini della programmazione informatica, di personale esperto.
Per ulteriori dettagli si rimanda al testo del protocollo allegato.