Si sono tenuti gli Stati Generali della green economy in Emilia Romagna, evento organizzato dalla Regione con il supporto dell’Osservatorio Green Economy gestito da ERVET, presso l’Opificio Golinelli a Bologna.
L’incontro è stato organizzato a seguito di un percorso di lavoro che ha visto l’organizzazione di quattro forum tematici all’interno dei quali si sono discussi gli stimoli, ma anche gli ostacoli allo sviluppo della green economy nei diversi settori coinvolti.
Durante gli Stati Generali i portavoce dei quattro forum Francesco Matteucci, Edo Ronchi, Davide Viaggi e Andrea Simone si sono confrontati sulle diverse aree tematiche di competenza con gli assessori Palma Costi (Attività produttive), Paola Gazzolo (Ambiente), Simona Caselli (Agricoltura) e Raffaele Donini (Trasporti), con la mediazione del giornalista di Radio24 Maurizio Melis.
L’incontro si è concluso con un dialogo tra il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il portavoce di ASviS Enrico Giovannini.
Dall’incontro è emerso che al 2018 le aziende individuate come “green” in Emilia Romagna sono 5481, contro le 2292 censite nel 2017; per una fetta di mercato con ricavi stimati per circa 78 miliardi.
Gli addetti nel settore risultano essere 289 mila (+5% rispetto al 2014).
Gli aumenti più significativi sono stati registrati nei settori delle energie rinnovabili, efficienza energetica e meccanica allargata, secondo la suddivisione settoriale individuata nello studio condotto da ERVET.
Nonostante il numero limitato di imprese edili, che rappresentano solo il 5% delle aziende regionali rientranti nel settore Green Economy, risultano particolarmente significativi il numero di addetti (11%) e i ricavi del settore (12%), a dimostrazione del fatto che anche nel settore edile, tipicamente caratterizzato da piccole o micro aziende, vi siano imprese strutturate.
Nello stessa giornata, a seguito degli Stati Generali della Green Economy, si è tenuto il tavolo di monitoraggio del Piano Energetico Regionale 2030 in cui ERVET ha illustrato i dati sugli obiettivi raggiunti in merito al PER 2030 con particolare riferimento al suo Piano triennale di Attuazione 2017-2019.
Dai dati emerge che l’Emilia-Romagna, dopo un periodo di calo delle emissioni gas serra significativo, nel 2015 e nel 2016 ha visto una nuova crescita, in linea con la ripresa più sostenuta dell’economia regionale, che ha portato nel 2016 le emissioni al -4,3% rispetto ai valori del 1990.
Per quanto concerne l’efficienza energetica in Emilia-Romagna sono stati raggiunti livelli particolarmente rilevanti (-22%), quindi l’obiettivo europeo per il 2020 è già stato raggiunto, nonostante la crescita dei consumi nel 2016.
I risultati ottenuti dagli strumenti nazionali e regionali in materia di efficienza energetica sono stati quindi significativi, anche se tale risultato è certamente influenzato in larga misura dal calo dei consumi dovuto alla crisi economica che ha investito un periodo molto lungo.
Per quanto concerne l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, per l’Emilia-Romagna l’obiettivo di Burden Sharing del 8,9% è già stato superato, e il livello di copertura dei consumi finali con fonti rinnovabili si è attestato nel 2016 al 12,0%.