Nell’interessante Rapporto sull’economia regionale elaborato dalla Banca d’Italia questi sono i punti che riteniamo di maggiore interesse per le imprese di costruzione:
Il quadro generale
Nel 2018 è proseguita, per il quinto anno consecutivo, la crescita dell’economia regionale, sebbene sia stata meno intensa rispetto all’anno precedente.
L’andamento delle esportazioni è stato favorevole, risentendo solo in parte del rallentamento del commercio mondiale.
Anche gli investimenti hanno fornito un contributo positivo, favoriti dagli incentivi fiscali all’acquisto di beni strumentali, dalla crescita della capacità di autofinanziamento e da condizioni creditizie favorevoli.
L’incremento dei consumi privati è stato più contenuto.
Nella seconda parte dell’anno sono emersi alcuni segnali di indebolimento.
Per il 2019, le imprese si attendono una moderata espansione dell’attività; su questo scenario prevalgono rischi al ribasso legati alle recenti spinte protezionistiche e all’incertezza sull’evoluzione del quadro economico e politico nazionale.
Le imprese
Nell’industria la produzione e il fatturato sono aumentati, grazie soprattutto alla domanda proveniente dall’estero; la debolezza di quella interna ha invece frenato la crescita nel terziario, dove si è avuto un calo delle vendite al dettaglio a fronte di un contributo positivo del turismo.
In particolare è proseguita la ripresa degli scambi immobiliari, anche se i livelli di attività restano ancora ampiamente inferiori a quelli pre-crisi.
Nel caso di poche grandi imprese, le esigenze di finanziamento sono state soddisfatte anche con fonti alternative al tradizionale canale bancario.
I prestiti sono tornati a crescere, con andamenti differenziati: sono aumentati i finanziamenti alle imprese della manifattura, a quelle più grandi e a quelle finanziariamente più solide.
Le condizioni di accesso al credito sono state espansive nella prima parte dell’anno e si sono stabilizzate nella seconda.
Il mercato del lavoro
Il miglioramento dell’attività economica si è associato a quello del mercato del lavoro.
Il numero di occupati è aumentato in tutti i settori, in misura più intensa nell’industria.
La crescita ha riguardato solo la componente alle dipendenze.
In ripresa la creazione netta di nuove posizioni a tempo indeterminato.
Il tasso di disoccupazione è diminuito, anche per i giovani.
Le famiglie
La crescita del reddito delle famiglie, sostenuta dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, ha influito solo in parte sui consumi, aumentati in misura contenuta.
È proseguita la crescita delle compravendite di abitazioni.
Sono diminuite le operazioni di surroga e sostituzione di mutui che negli anni precedenti erano cresciute sensibilmente grazie soprattutto al calo dei tassi e ad alcune modifiche normative che avevano ridotto notevolmente i costi di transazione.