Il 30 luglio 2019 si è tenuta la riunione periodica del Tavolo tecnico congiunto per la ricostruzione privata del sisma 2012.
In tale occasione sono state indicate in modo puntuale una serie di problematiche, riassunte in un documento di sintesi consegnato al Tavolo – e allegato alla presente comunicazione – sulle quali la Struttura Commissariale ha elaborato alcune proposte di soluzione.
Nello specifico, per ovviare ai tempi lunghi di risposta dei Comuni nei confronti di Invitalia per la verifica di validità dei titoli abilitativi collegati alle pratiche SFINGE, è stata accettata la proposta in base alla quale Invitalia stessa individua nella segnalazione certificata di conformità edilizia e agibilità (SCEA), l’atto che attesti la conclusione del procedimento edilizio, senza che venga inoltrata ai Comuni alcuna richiesta di verifica ulteriore.
Ovviamente, qualora in sede di controllo ex-post vi fosse la revoca o sospensione del titolo abilitativo stesso, il Comune sarà tenuto a comunicarle per tempo a Invitalia.
La soluzione indicata, che potrebbe essere dettagliata e chiarita attraverso una circolare esplicativa, dovrebbe accorciare notevolmente i tempi di verifica della rendicontazione finale per la procedura SFINGE.
Per quanto concerne, invece, il tema della cessione del credito per le imprese affidatarie dei lavori, la Struttura Commissariale elaborerà a breve una proposta per poter garantire l’utilizzo di questo istituto per le pratiche SFINGE, in linea con quanto già previsto per le pratiche MUDE.
Sui punti restanti del documento consegnato, la Struttura Commissariale si è riservata di fare successive verifiche e valutazioni di merito.
In occasione dell’incontro, ANCI Emilia-Romagna ha illustrato alcuni dati relativi alle pratiche MUDE definite come “dormienti”, ossia pratiche per le quali non è stato emesso alcun SAL o, al più, un primo SAL ma a distanza di molto tempo, rispetto alla data di verifica.
In sintesi, a giugno 2019 risultano 578 pratiche MUDE “dormienti”: di queste, solo in 3 casi c’è stata la rinuncia al contributo, mentre per 436 pratiche sono stato comunicate formalmente le ragioni del ritardo (cambio del tecnico referente, problemi legati al decesso del beneficiario e conseguente successione agli eredi, ecc..).
Si segnala, infine, che è prevista a breve una riapertura del cd. Bando INAIL: il periodo ipotizzato è il mese di agosto, con un budget di spesa complessivo di 7 milioni di euro.